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N. 1 gennaio 2007
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Apostoli di Maria del Terzo Millennio
![]() di MARIA DI LORENZO "Dio ci benedica È
il saluto che si scambiano le "Missionarie della Divina
Rivelazione", voluto dalla stessa Vergine Maria alle ‘Tre Fontane’
in Roma nella singolare Apparizione a Bruno Cornacchiola, 60 anni orsono. Dalle "Catacombe di San Sebastiano" alla "Basilica di San Pietro in Vincoli", fino a quella di "Santa Cecilia in Trastevere" e al "Santuario delle Tre Fontane". Sono solo alcune delle bellezze presenti nella Capitale che si possono apprezzare grazie al progetto denominato "Catechesi con arte". Questo progetto, giunto già alla sua terza edizione, è promosso dalle "Missionarie della Divina Rivelazione" e prevede un ciclo di Incontri, uno al mese per nove mesi, con la visita di un diverso luogo di Roma.
L’intento è semplice e ambizioso al tempo stesso: valorizzare il patrimonio storico, artistico e religioso che la Città di Roma, grazie agli eventi storici ivi accaduti e le testimonianze presenti, offre a tutto il mondo, considerando l’arte sacra quale strumento privilegiato di evangelizzazione per il suo linguaggio comprensibile a tutti e capace di innestare un dialogo con interlocutori di diversa estrazione sociale e religiosa. Progetto lodevolissimo, che ci dà l'occasione di conoscere una nuova ma assai significativa Famiglia religiosa, quella delle "Missionarie della Divina Rivelazione", nata nel solco di un grande evento di grazia per la Città di Roma che si realizzò nella primavera del 1947 alle "Tre Fontane". Quest'anno ricorrono proprio sessant’anni di tale evento prodigioso.
"Tu mi perseguiti… Ora basta!" Roma, Via Laurentina, 12 Aprile 1947. È un pomeriggio primaverile del "Sabato in Albis". Bruno Cornacchiola, un tranviere romano di 34 anni, protestante, all’ombra di un eucalipto sta prendendo degli appunti per una Conferenza che dovrà tenere l'indomani in Piazza della Croce Rossa, a Roma, sul tema: "Maria non è sempre Vergine e Immacolata". L’uomo è nato in uno dei Quartieri più miseri e malfamati della Capitale, da poveri e poco esemplari genitori. Durante la sua permanenza in Spagna [durante la Guerra Civile del 1936-39], dove era andato volontario per combattere i Rossi, ma in realtà come loro infiltrato, convinto dalla propaganda di un militare tedesco protestante, era entrato nella "Chiesa Avventista", divenendo un accanito nemico della Chiesa Cattolica. Quel pomeriggio di Aprile, mentre i suoi tre figli, Gianfranco, Carlo e Isola, rispettivamente di 4, 7 e 10 anni giocano a palla, Cornacchiola cerca nella Bibbia dei Protestanti un sostegno a quella parte del suo discorso che avrebbe dedicato l’indomani alla confutazione dei dogmi riguardanti la Madre del Verbo Incarnato.
Ma ecco che accade qualcosa di inatteso. I bambini, avendo perduto la palla e non riuscendo a trovarla, richiedono l’intervento del padre. Bruno sospende le sue annotazioni, posa il taccuino degli Appunti per terra, sotto l’eucalipto, e corre in aiuto dei figli. Sono circa le ore 15,30. La "Bella Signora" appare in una grotta, sopra un masso di tufo, prima ai tre bambini, poi, preceduta da un intenso profumo di fiori, all’uomo che fino a quel momento aveva osteggiato la devozione all’Eucaristia, all’Immacolata e al Papa. La Vergine indossa un lungo abito bianco, tenuto in vita da una fascia rosa con i lembi fino al ginocchio destro, ha un manto verde posato sui capelli neri che le scende lungo i fianchi, fino ai piedi nudi: il bianco rappresenta il Figlio, l’Amore che salva, il rosa lo Spirito Santo, l’Amore che santifica, mentre il verde simboleggia il Padre, l’Amore che tutto crea. Colori che richiamano alla mente e al cuore dei credenti che Dio solo deve essere al centro di tutta la nostra vita, perché Lui soltanto rappresenta il nostro unico vero Bene ed il nostro ultimo Fine.
La Santa Madre di Dio inizia il suo Messaggio [in parte rivelato poi dal Veggente] con queste parole: "Io sono Colei che è nella Trinità divina... Sono la Vergine della Rivelazione... Tu mi perseguiti. Ora basta! Entra nell’Ovile Santo, Corte Celeste in terra... Ubbidisci all’autorità del Papa...". La Vergine, le cui mani stringono al petto un libro dalla copertina color cenere, libro che contiene la Rivelazione, la Bibbia, parla anche della sua Assunzione al Cielo: "Il mio corpo non poteva marcire e non marcì... da mio Figlio e dagli Angeli fui portata in Cielo". Indica poi al Veggente in quale modo, in seguito, riconoscerà i due Sacerdoti che lo dovranno aiutare a riconciliarsi con Dio e con il Papa, che egli voleva uccidere con un pugnale acquistato in Spagna durante la Guerra Civile proprio con questa intenzione, pugnale che fu poi donato dallo stesso Cornacchiola a Pio XII durante un’ Udienza nel ’49. Una grande sorgente di grazie Ecco una delle importanti promesse della "Vergine della Rivelazione": "Io convertirò i più ostinati con i miracoli che opererò in questa terra di peccato". [La Vergine si riferisce proprio alla terra della grotta, malfamata fino a quel giorno per i turpi peccati che vi si commettevano].
Ed è accaduto proprio così, nell'arco di questo lungo sessantennio. Da allora la Grotta è stata - ed è tuttora - meta di Pellegrinaggio da parte di molte migliaia di fedeli. Nel 1956 il Vicariato di Roma, dopo aver consentito la costruzione di una Cappella nel luogo dell'Apparizione per il culto, ne ha affidato la custodia ai "Francescani Minori Conventuali" per il servizio religioso. E, infine, nel 1997 il Santo Padre Giovanni Paolo II ha approvato la denominazione del luogo: "Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane". Luogo di innumerevoli grazie, che ha segnato anche la nascita di una Famiglia religiosa, quella delle "Missionarie della Divina Rivelazione", fondate da Madre Prisca Mormina, la quale, venendo a Roma dalla natia Sicilia, un giorno aveva incontrato il Veggente Bruno Cornacchiola ed era rimasta così colpita dal messaggio della Vergine alle "Tre Fontane" da dedicargli tutta la propria vita fino alla fondazione di una Congregazione ispirata proprio a tale messaggio di salvezza. In particolare, Madre Prisca fece sua l’esortazione della Vergine di "ritornare alla fonte pura del Vangelo" e scelse come compito primario della nuova Famiglia religiosa l’apostolato catechistico, diffondendo la Parola di Dio in stretta comunione con il Magistero della Chiesa. Le sue Missionarie oggi lavorano in due campi fondamentali: la famiglia e le Parrocchie, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione per aiutare gli uomini di questo tempo ad aprirsi all’azione dello Spirito. Il loro carisma missionario le spinge a spostarsi dovunque sono chiamate per svolgere missioni popolari. Va ricordata, in particolare, la "Catechesi con arte" che le "Missionarie della Divina Rivelazione" compiono, guidando Pellegrini e Visitatori nei luoghi della "Roma cristiana".
Dal 2004 prestano anche servizio presso la "Basilica di San Giovanni in Laterano", Cattedrale di Roma e del mondo. Sono presenti al Museo della Basilica, al quale si accede alla destra dell'abside, sotto il monumento funebre di Papa Innocenzo III. Questo è un luogo privilegiato per accogliere non solo i numerosi Pellegrini provenienti da tutto il mondo, ma anche le tante persone di Roma che frequentano la Basilica, desiderose di un incontro con il Signore. Maria Di Lorenzo
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